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Attività

“Il peso di una vita”

Con la lingua a terra,

estremamente prostrato,

avanza il dolore.

Strisciando nelle ferite

Umilianti,

avanza la pietà per una vita non colta.

Dovrei ricordare in eterno,

un uomo prostrato

a ringraziar per la grazia di essere

ancora.

Trentotto chili di amore per la vita,

una vita segnata.

Segni di odio su una pelle sbiadita.

Una frustata sul costato

Ad un “Cristo” che scava sotto un albero

Per qualche patata malata,

a cercar nel letame un po’ d’erba

costretti come bestie alla sopravvivenza.

Una frustata sul cuore, il mio,

a sentir queste parole

in una splendida mattina di sole,

mentre m’affanno a rincorrer la vita.

Mi fermo.

Con la lingua per terra,

trentotto chili di ossa

quel che resta di un corpo torturato e umiliato.

Ma l’anima splende

E prostrata dinanzi alla Madre Celeste,

con la lingua strisciante

ringrazia.

Ringrazia.

Mi fermo.

Monica Iadarola

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